Arcevia en-plein-air è un progetto che nasce dall’esigenza di raccogliere tutte le opere en-plein-air presenti sul territorio e trasformarle in un itinerario guidato. Il dépliant informativo realizzato si trasforma quindi in una piccola mappa di Arcevia che traccia le numerose testimonianze artistiche raccolte fra il XX° e XXI° secolo.
<<En-plein-air>> è la locuzione francese che sta a significare “all’aria aperta”. Il termine risale al primo Ottocento ed era riferito alla pittura. Il concetto di Atelier, sede del minuzioso lavoro di ogni artista, viene gradualmente sgretolato a favore della produzione all’aperto. Tale tecnica, consolidata dagli impressionisti, migra verso la moderna concezione delle installazioni all’aperto. Questa pratica permette di cogliere la vera essenza di ciò che ammiriamo, l’osservatore diventadiretto e partecipe.
La luce naturale accentua le sensazioni vissute grazie alla vicinanza con l’opera e con l’ambiente circostante. Peculiarità dei prodotti artistici enplein-air infatti è che sono facilmente accessibili e visitabili da tutti. Le opere raccolte sono incastonate come gemme fra il paesaggio arceviese e sono visitabili percorrendo sentieri o passeggiando fra le colline.
Non occorre alcun biglietto d’ingresso e la contemplazione avviene all’unisono con le terre della Perla dei Monti. Le numerose tracce artistiche risalenti all’epoca moderna e contemporanea costituiscono un patrimonio culturale e artistico notevole, non creano contrasti con la memoria storico-culturale arceviese; piuttosto l’arricchisce. I paesaggi e le opere visitabili all’aria aperta conferiscono ad Arcevia dinamicità e punto convergente di esigenze e desideri che il turista ricerca accuratamente. L’idea di questo progetto quindi mira al cosiddetto turismo Plein Air che insieme alle opere en-plein-air si alimentano vicendevolmente, si sviluppano e si fondono creando sinergie e connessioni. Ringrazio personalmente Chiara Agostinelli Scipioni, giovane arceviese che ha realizzato l’itinerario e l’intera veste grafica del dépliant, un sentito ringraziamento al professor Andrea Bomprezzi per aver curato i testi sotto ciascuna opera e infine un grazie immenso al concittadino Alberto Fenucci per averci donato le fotografie inserite in questo spazio.